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Cronache da Altroquando

giovedì 10 settembre 2009

L'idraulico non verrà

Volevamo rompere i coglioni. Ci avevamo una voglia da matti.
Guardi il foglio e senti la gamba che va sola. Martella, agitata.
Volevamo ma non possiamo.
Non c'è nulla da dire. Senza scadere in scontate e superflue banalità.

...


No no...ho sbagliato io...ricominciamo.

....

Volevamo rompere i coglioni e lo facciamo.
Non volevamo solo lamentarci, ecco, tutto qua.
Volevamo dire. Dire è basta.
Qualcosa di bello anche. Una sola lacrima.
Di quelle vitali. Piene piene.
Una lacrima e un bacio.
La libertà Forse. Ma quale. Quella di chi sta seduto. E poi? E poi basta.

Tutti in piedi, prego.


14 Aprile 1912

Caro Babbo,

siamo in alto mare oramai. Da qui si vede quanto è tondo il mondo. Non ci potrai credere, ma il mare arriva fino a un certo punto, poi lo squardo s'interrompe. E l'orizzonte. Chè chiuso in casa non sapevo che fosse. Solo poche ore separano me da tutti voi ma sembra che qualcosa sia già cambiato. L'America è ancora lontana, ma poche ore non son nulla di fronte a tutta una vita. Quante volte l'hai sognata babbo? Sarò lì anche per te. Dillo pure alla mamma, chè non pianga più, che i suoi occhi vedranno coi miei ogni meraviglia che m'aspetta. Domani farò vent'anni è segnerò un solco con le mie lunghe dita nel cielo. I pochi soldi che ho con me saranno sufficienti, saranno la prima pietra dei miei sogni.
Sapessi quanta gente qua, babbo. Sapessi quante ragazze belle e simpatiche. Ho appena conosciuto Maria. E' molto bella. Come quelle che a volte vedevo nel corso senza il coraggio di regger lo sguardo. Il padre è un colonnello. E lei porta una mantella di seta rossa rossa. Ma qui è diverso babbo, qui siamo tutti sulla stessa nave. Tutti giovani e belli. Tutti verso un sogno. Che non conta quale non conta come. Siamo tutti forti babbo. Tutti giovani, capisci?
Non credere alle cose che dice la gente. Ognuno di noi è libero babbo. Dovunque sia babbo. Dovunque vada. Non credere a chi sta seduto. Non credere a chi ha il potere di dire di non esser libero. Di essere povero. Di esser finito. Finchè avremo fiato. Solo noi. Sorgerà il sole babbo. E illuminerà pure queste scarpe rotte. Di riflesso dal ponte. Un abbraccio e un bacio. A tutti voi. Da dove non so. Dal TITANIC."

VIVA L'ITALIA, L'ITALIA CHE NON HA PAURA.


ON AIR: Francesco De Gregori - L'abbigliamento di un fuochista


Keywords: la cultura della lamentela chuck palahniuk cavie

martedì 8 settembre 2009

Quel che resta del resto

Quante volte è passato di qui.
Non era un uomo, era un cippo sul bordo strada.
Luogo e chilometro.
Un emissario del tempo.
In realtà, non piangiamo Mike,
piangiamo i giorni trascorsi che non torneranno più.
Nonni, mamme e papà.
E cornetti Algida.
E bombe carta.
Calzoncini corti e palloni Supertele.
Sabbia e canzoni.
Piangiamo i ricordi.
Sere d'estate andate, come tante persone lontane
e mai più riviste.

Riposa in pace vecchio brontolone.


ON AIR: Domenico Modugno - Vecchio Frack


Keywords: in morte di mike bongiorno new york 26 maggio 1924 monte carlo 8 settembre 2009 riskytutto

lunedì 7 settembre 2009

Siamo tornati


Rotola rotola.
Piano più piano.

Dal vociare in fondo,
dal divenire.

Senza più forma,
sempre più sordo.

Questo cielo a chiazze.
Così distante.

Nemmeno la pioggia,
bagna più il mare.

Siamo tornati.
Per disturbare.


ON AIR: Carneigra - La nave


Keywords: unknown