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Cronache da Altroquando

mercoledì 15 luglio 2009

Rocce Rosse Blues 2009 - Sito Ufficiale

TUTTI I POST SUL FESTIVAL LI TROVI NELL'INDICE A SINISTRA CLICCANDO SULL'ETICHETTA "SPECIALE ROCCE ROSSE BLUES 2009"

E' stato finalmente pubblicato il sito di Rocce Rosse & Blues.

La grafica non sarebbe male se non fosse per quel terribile sfondo nero (qualcuno potrebbe anche definirlo elegante) che poco si addice ai meravigliosi colori della stagione e dei luoghi in cui si svolge il Festival. De gustibus.

Per quanto riguarda il programma, invece, non aggiunge niente di nuovo a quel che già sapevamo, e infatti la domanda sorge spontanea: dov'è il blues? Vabbè i grandi nomi annunciati finora per quanto riguarda i grandi eventi, ma suona un pò ridicolo che una rassegna che il blues lo porta nel nome non ne presenti traccia nel cartellone. Forse sarebbe meglio cambiarlo, il nome, a questo punto, tanto ormai, dati i ritardi e l'inesistente pubblicità, non si riscontrerebbe una grossa perdità di visibilità.

Detto questo, si potrebbe aggiungere che il tanto agognato sito web poteva essere un pò meno "minimalista", anche perchè non si è fatto attendere poi poco. Mancano i link alle biglietterie online, prima di tutto, o meglio ci sarebbero ma seguono una strana logica. Piccolo tocco innocente di usabilità, che vi costava? Su ticketone, tra l'altro, nemmeno l'ombra di De Gregori e Baglioni, da soli due giorni in vendita solo su greenticket. Mancano i link ai Bed&Breakfast ogliastrini, lo scorso anno c'erano (nota positiva e apprezzata) e quest'anno son già scomparsi. Le mappe della location, poi, potevano anche essere integrate nel sito e ben più dettagliate anzichè appoggiarsi a Google Maps (chi ci ha pensato, un bambino?). Cliccando sul nome dell'artista non vien fuori nemmeno l'ombra di una nota biografico/musicale (tranne che per Baglioni). Infine neanche l'accenno di un suono: sembra il festival della musica muta. Ci fermiamo qui.

L'avessero pubblicato due mesi fa, forse, non ci avrebbe fatto caso nessuno. Ma oggi è il 13 luglio.

Non vogliamo ripeterci in considerazioni già fatte e ripetute nel corso di questi mesi. Possiamo ben sperare, però, che le cose si aggiustino presto. Anche per il futuro.

Il sito di Rocce Rosse & Blues 2009


Se dovete ancora organizzare una vacanza indimenticabile, intanto, accettate il consiglio. Lo meritate voi, cari lettori, e lo meritano gli ogliastrini. Cari saluti.


Acquista i biglietti su Greenticket

Acquista i biglietti su Ticketone



Trova il tuo volo (Cagliari e Olbia distano poco più di un'ora e mezza da Tortolì)

Tutti i Bed&Breakfast dell'Ogliastra

Tutti i ristoranti dell'Ogliastra

Il sito Agugliastra per le Info

Il Blog Inogliastra per le News

...e tutte le spiagge dell'Ogliastra e della Sardegna.


Che aspettate? ...è TUTTO pronto.


ON AIR: Nico Fidenco - Con te sulla spiaggia


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martedì 14 luglio 2009

SCIOPERO


Adesione all'appello di "Diritto alla rete" contro il DDl alfano che imbavaglia la rete italiana.


ON AIR: OFF


Keywords: legge bavaglio alfano berlusconi intercettazioni libertà di stampa

lunedì 13 luglio 2009

Amniotica


Sentii una musica rada e distante

confusa nell'aria

e sciolta tra i suoni e i rumori.

Della gente e le auto,

della città piccola e semi-deserta.

E sentii un calore forte, allora,

come di vivo imbarazzo,

Un calore forte nel cuore

di gioia ridente e di nostalgia.

Poi chiusi gli occhi, e sereno

mi addormentai.

Chè finchè i ricordi tornavano a galla,

ne ero certo, ogni cosa

avrebbe trovato il suo posto.

Ogni problema la sua soluzione.

Ogni labbra il suo labbro,

ogni occhio il suo sguardo.

Eppure un presagio di morte

pervadeva quei ricordi così forti.

Quel sapore

dolce di malinconia

che soltanto alla fine di ogni cosa

si trova il tempo di assaporare.

Poco adatti all'estate

e così lontani dall'inverno.

Arenati tra l'inferno e il cielo,

in una dimensione altra,

ma coscienti della loro natura informe

e del loro peso.

Affezionati a me,

granelli sottili di polvere e luce.

Restarono lì ancora.

E non vollero mai più andar via.

Come a voler contraddire

ogni legge della mente e del cuore

ti ricordano il dolore

per farti assaporar meglio

la bontà delle cose.

E il feto incosciente grida vittoria

che ha già chiara la sorte

morbida di seni e di mani.

Chè ha sognato la vita e

non vede l'ora di svegliarsi.

Venni al mondo come tutti urlando

per poter più ridere quando andrò via.

Ogni cosa è al suo posto.

Torna la musica

e comincio a danzare.

Non era la fine, era l'inizio.

Lo stesso sapore, la stessa infinita, dolce, rivoluzione.


ON AIR: Cat Stevens - Don't be shy


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venerdì 10 luglio 2009

Laurea igienica


Da La Fattoria un grande in bocca al lupo per domani a una cara amica. Nun te agità. Roma capoccia.

"Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra
e un pianoforte sulla spalla.
Come pini di Roma, la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra.
Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male,
è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore.
Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.
Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.
Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere.
Si accendono le luci qui sul palco
ma quanti amici intorno, mi viene voglia di cantare.
Forse cambiati, certo un po' diversi
ma con la voglia ancora di cambiare."


ON AIR: Antonello Venditti - Notte prima degli esami


Keywords: unknown

giovedì 9 luglio 2009

Trailers

L'Indipendent Film Channel è un famoso canale televisivo via cavo degli stati Uniti.
Qualche giorno fa ha pubblicato sul suo sito la classifica dei 50 trailers più belli della storia del cinema.
Di una banalità sconcertante, ovvio, anche se qualcosa può salvarsi.
Ma è inutile star qui a discuterne che inquiniamo l'aria.

I 100 film, i 50 libri, le 200 canzoni. Ogni volta un'altra. I migliori della settimana, dell'anno e della Storia.
Le classifiche, diciamolo, non servono a un cazzo. E, non si sa perchè, presentano sempre un velo abbastanza spesso di idiozia. Non servono a nulla tranne che a darci la ghiotta occasione di scaldarci ancora un pò su ciò che amiamo. E scusate se è poco.

Bella idea, dunque.
Chè certi trailer son capolavori.
Io li colleziono, pensate.
Quando vado al cinema non vedo l'ora che inizino, e quando finiscono mi dispiace un pò.

Uno dei più belli di sempre è quello di Across the universe. Anche un cieco l'avrebbe messo sul podio. L'avrò visto mille volte. Il film, invece, una volta sola.

"Solo la musica ha un senso ormai.
Se la suoni a tutto volume, tiene a bada i demoni.
"


CLASSIFICA DELL'IFC:

50. Night of the Iguana (1964)
49. Anatomy of a Murder (1959)
48. The Man Who Wasn’t There (2001)
47. Magnolia (1999)
46. Watchmen (2009)
45. The Manchurian Candidate (1962)
44. The Big Sleep (1946)
43. Eyes Wide Shut (1999)
42. Little Children (2006)
41. Maximum Overdrive (1986)
40. South Park: Bigger Longer & Uncut (1999)
39. Zabriskie Point (1970)
38. Face/Off (1997)
37. The Strangers (2008)
36. Spider-Man (2001)
35. The Lord of the Rings (2001-2003)
34. The Minus Man (1999)
33. Where the Wild Things Are (2009)
32. The Matrix (1999)
31. Corruption (1968)
30. Femme Fatale (2002)
29. Point Blank (1967)
28. The Bishop’s Wife (1947)
27. A Night at the Opera (1935)
26. Speed (1994)
25. Real Life (1979)
24. Schindler’s List (1993)
23. Red Eye (2005)
22. Sin City (2005)
21. Strange Days (1995)
20. She’s Gotta Have It (1986)
19. Unbreakable (2000)
18. Sleeper (1973)
17. Charade (1963)
16. GoldenEye (1995)
15. Pulp Fiction (1994)
14. Garden State (2005)
13. Mr. Sardonicus (1961)
12. Independence Day (1996)
11. The Blair Witch Project (1999)
10. The Shining (1980)
9. Mission: Impossible (1996)
8. The Texas Chain Saw Massacre (1974)
7. Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb (1964)
6. Citizen Kane (1941)
5. Comedian (2002)
4. Miracle on 34th Street (1947)
3. Cloverfield (2008)
2. Psycho (1960)
1. Alien (1979)


ON AIR: Beatles - Hey Jude


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mercoledì 8 luglio 2009

MM Festival


Una piccola Woodstock sotto il cielo di Fidenza.
Molto meno ovattato del cielo di Parma.
Molto piccola, ora che ci penso.
Piadine e birra. Noi ne avevamo già la borsa piena.
E vino, focacce, salsicce e cose così.
Come alla Festa dell'Unità, che tanto ora che le hanno cambiato nome non ci va più nessuno.
Sono riusciti a distruggere anche quella.
Intanto suonano Airin e Lombroso. Non dispiacciono.
Gente sulle panche, coppie sui prati. Cani che dormono e cani che abbaiano.
Coltri di fumo.
Poi arriva Dente, finalmente. Anima il tutto. Abbiamo pure comprato l'lp. In Cd rende meno.
Deludenti gli Offlaga. Mogi e noiosi. A parte quando Max lancia le Cinnamon.
I Marta sui tubi li abbiamo cagati molto poco.
Non è roba per noi.

Qualche altra birra, pizzetta, sigaretta. Dipende dai casi.
E poi passa il Peveri:

- Dente! Vieni un pò qua...ciao, hai fatto bene a fare il 33...senti un pò...facciamo una foto che così, se diventi il nuovo Battisti (ehhhh....!), la faccio vedere ai miei nipotini...

Poi basta.
Alla prossima edizione. Speriamo che però la organizzino meglio.
Con qualche focaccia e qualche persona in più.
Per il momento, complimenti.


ON AIR: Lombroso - Insieme a te sto bene


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Your song

Che dire.
Quando soffia il vento della leggenda.
Quando lo senti il respiro della musica, che scava, e ti porta indietro nel tempo, e poi ancora ora, e di nuovo avanti, e ancora indietro. Ti strattona per la manica.
Che dire quando poi lo vedi il grande nanerottolo.
Due nani in quattro giorni, tra lui e Lucio. Alti come pochi. Grandi grandi.
Quando poi lo senti.
E attacca l'organo, l'Hammond, e i sinth, e le chitarre elettriche.
Con le luci di tutti i colori. Quando parte Funeral for a friend.
Chissà se l'ha fatto apposta, se era per quel suo amico che è morto da poco.
E poi quell'altro, di amico. Daniel, quello lì.
Che quasi piango. Le vedi le luci della coda? Lo vedi quell'aereo che va via? Ora che il cielo è sgombro, che pensavamo piovesse tutta la notte. E invece Daniel chissà dove va.
Di così importante.
E ritmi che batti i piedi e le mani.
E Goobye Yellow brick road, con la ragazza bionda che si infila gli occhiali coi led rossi a intermittenza. Quella mora che mette su le orecchie luminose da coniglio.
E bacchette fluorescenti. E Johnstone che tira fuori la Gibson a doppio manico.
Olsson con la sua batteria rosa. Che bel punto di rosa ha quella camicia lì.
E poi l'Arena si accende. Non bastano le luci. Ci vuole il cuore.
E lo stronzo dei gelati e delle bibite che ti si blocca davanti quando c'è Candle in the wind.
Poi Elton sale sul pianoforte. Ci salta sopra.
Ci dice che ci ama. Alla faccia di quegli altri inglesi, sempre quelli. Che Dio li stramaledica.
Scivola giù, Sir John.
Attacca Crocodile Rock e ci infiliamo i Rayban bianchi con le lenti rosse.
Per vederci meglio, chiaro.
E il ritornello lo cantiamo noi. Che lui non ce la fa più.
Come i Muppets, ma meglio.
E poi ci riascoltiamo nel disco.
Si, si. Si poteva comprare il disco. Così poi dopo dieci anni te lo ricordi meglio.
E poi bis bis. Ci augura una great summer su Your song.
Poi usciamo fuori. Tra una ventina di minuti è pronto il secondo cd. Lo stanno aggiustando e poi lo masterizzano. Con un macchinario che ne registra 150 al minuto.
Sono quei concerti grossi. Quelli che continuano a suonare nelle orecchie per giorni. Magari per sempre.
A great summer.
Qual'è la vostra canzone?


ON AIR: Elton John - Funeral for a friend


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martedì 7 luglio 2009

Blu


Come si chiami davvero chi lo sa.
E' conosciuto così, come un colore, incosistente, eppure forte, materia fisica, morale, elettrica.
Gira per il mondo questo imbrattamuri.
Gira per la Spagna, per l'Inghilterra, per l'America.
Dall'Italia. Questo creatore di piccoli sogni, incubi, suggestioni.
Dall'Italia, patria di futurismi, d'altronde. Per chi ci vuole fuori dal g8. Ma che c'importa. E se ci importa che ci importa di loro. Poveri inglesi.
Blu gira coi suoi pennelli, le nostre fate, i nostri demoni.
Fuori dalla politica, e scusate se bestemmio ancora. Con questa parola evanescente che mi caga il foglio.
Che hanno già raccolto i suoi disegni, dicevo. Che hanno organizzato mostre e musei. Convegni e cose così. Dicevamo?
Questo imbrattamuri. Proporrei di conservarne uno in ogni città, di muro, per quando Blu passerà di lì.
Se non ce l'avete costruitelo. E attendete pazienti.
Poi proporrei di cacciare a pedate nel culo tutti quei coglioni con la puzza sotto il naso che confondono l'arte con il loro ego. Che ingigantiscono il nome e vogliono sentirsi chiamare. Ci mettono la faccia, la vanità, la presunzione.
Blu ne avrà pure per loro. Icone fasulle, verranno sommerse in un attimo da una nuova terrificante invenzione.
Un nuovo apocalittico disegno.
Una risata, di nuovo, ci sepellirà.


ON AIR: Gianna Nannini - Meravigliosa creatura


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venerdì 3 luglio 2009

Stanley


Quello che vedete nella foto è Stanley. Ora dorme, finalmente, come vedete.

E' il nuovo arrivato alla Fattoria.
Ha un mese mezzo, è un gran bastardo ma soprattutto è un genio del crimine e dell'affetto.
Lo volevamo chiamare Proust, ma non ha la posatezza dello scrittore.
Ha l'istinto del regista. Non di uno qualsiasi. Stanley, come Stanley Kubrick.
E il nome se l'è già meritato.

Che cos'è il genio? Fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione, diceva il Necchi di Amici miei. E' questo è Stanley, chè in due giorni ha già imparato a fare la pipì sul Foglio di Giuliano Ferrara. Ha già capito.
Cosa ci faccia Il Foglio in casa nostra non chiedetecelo. La risposta ve l'abbiamo appena data.

Non è stato facile ovviare ai mille problemi che si son presentati per tenerlo. Ma siamo stati tenaci, determinati. Non riuscivamo più a immaginare la nostra giornata senza di lui. Gli son bastate poche ore per imporsi. Un colpo di coda e via ogni dubbio. Altro che PD. Altro che Franceschini.
Ce lo immaginiamo già un cane importante, da grande.

E così ve lo possiamo presentare, ora. Ogni tanto magari gli facciamo commentare qualcosa. Ancora non sa scrivere, ma imparerà presto. Domani lo portiamo anche a vedere Lucio Dalla.

Diceva Arthur Schopenauer: Chi non ha mai avuto un cane non saprà mai cosa significhi essere amati. Noi lo sapevamo già. Ma non ci si stanca mai d'imparare.

"Ecco, vedi, potevamo chiamarlo anche Arthur...nome palloso però...meglio Schopenauer! Ma poi si monta la testa."

Va bene Stanley. Come fa di cognome glielo diremo più avanti.


ON AIR: B-nario - Passeggiando col mio cane


Keywords: unknown

mercoledì 1 luglio 2009

Coraline di Henry Selick


Erano mesi che l'aspettavamo.
Sul manifesto campeggiava la scritta: dal regista di Nightmare Before Christhmas.
E così tutti a pensare che si trattasse del nuovo film di Tim Burton. Invece no. Molti non sanno che il capolavoro natalizio in stop-motion del 1994 non fu diretto da Tim, bensì da Henry Selick, maestro della tecnica, forse non provvisto del genio di Burton, però.

Tim Burton's Nightmare Before Christhmas era effettivamente l'ennesimo delirio dell'autore di Batman, Edward mani di forbice e La fabbrica di cioccolato, in tutto e per tutto, tranne che per la regia, che evidentemente non era per niente facile. E se Burton l'affidò a Selick, dunque, accettando di cedergli un pezzettino di paternità del film, un motivo doveva esserci. Infatti, la straordinaria maestria di girare con questa tecnica, lunga, complicata e dispendiosa la ritroviamo tutta in Coraline, nelle sale in questi giorni.

Il film narra le vicende di una ragazzetta, personaggio inventato e tratto dal romanzo omonimo di Neil Gaiman, che vorrebbe inventarsi un altro mondo, dove i grandi pensino un pò più a lei, anzichè solo e soltanto alla carriera e agli affari loro.
E questo mondo lo trova, inizialmente edulcorato e patinato, e poi sempre più incubesco e insidioso, attraverso una porticina nascosta in un muro della casa in cui il padre e la madre si sono appena trasferiti per ultimare un noiosissimo catalogo di botanica.

Mostri, fantasmi, streghe, paesaggi da sogno e da incubo, colori, circhi e fantasiosi numeri da musical ci illudono dunque per tutto il film che l'impennata, il colpo di genio, possa arrivare da un momento all'atro. Dispiace dirlo, ma così non è.

Coraline, visivamente, tecnicamente, è indubbiamente perfetto. Ma il forse di cui sopra cade. Manca il genio burtoniano, a riempire di magia lo straordinario e dorato contenitore creato da Selick, che rischia però di essere considerato, sotto tanti aspetti, fine a se stesso, senza alcunchè di veramente impressionante all'interno. Manca una trama solida, manca una colonna sonora epica, manca lo spessore dei personaggi di Nightmare Before Christmas. Il paragone è impietoso e indispensabile, tutto richiama al precedente lavoro, dalla grafica, all'aperta citazione in locandina, e dunque l'hanno voluto loro.

Peccato, perchè se la collaborazione fosse stata bissata, le condizioni per realizzare un altro indimenticabile cult c'erano tutte. E non solo perchè abbiamo già visto di cosa siano capaci insieme, ma soprattutto perchè saremmo stati curiosi di vedere Tim alle prese con un soggetto di Gaiman, molto affine alla poetica burtoniana per cui quelli che ne escono male, in queste strane "strane storie per bambini", sono sempre i grandi. (Siamo davvero sicuri che i principali destinatari siano i bimbi?).

Leggete Gli incubi di Hazel, altro romanzo di Gaiman. In una giornata di pioggia, appena finisce l'estate. Liberate la mente e fatevi i film mentali. Vi annoierete molto meno. Nella spasmodica attesa del ritorno di Tim Burton che, se ancora non lo sapete, sta girando una sua personalissima trasposizione cinematografica di Alice nel paese del meraviglie.
Battete i piedi con noi.


ON AIR: Marylin Manson - This is Halloween


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