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Cronache da Altroquando

venerdì 14 maggio 2010

Shining - Blackjazz - 2010


Come definirli? Pacchiani, rivoltanti, offensivi, kitsch, trasch. Con questo disco ogni offesa è gloria, ogni insulto è un complimento. Ai metallari non piacerà. A quelli seriosi coi teschi le stelle e lebborchie. Che si prendono sul serio, mammamia. Gli Shining sono dei cazzoni che di più non si può. Mescolare il Jazz col black metal, sassofoni e growl poteva sembrare una roba da intellettuali alla blowup, da nerd, occhiafondi di bottiglia, brufoli e gente che si prende sul serio, mammamia. Invece è una baracconata totale, la fiera del cattivo gusto, ma non in senso barocco, siamo già al roccocò, al bauhaus. Sentite com'è bello pronunciare parole a caso. Postmath-neogoth - blackprog - metalvanguarde. Sentite quante cazzate. Frank Zappa, pace all'anima sua, sarebbe andato in fibrillazione. Qui ci si diverte da matti, come quando te li ricordi i capelli lunghi. Te lo ricordi il metal? Poi non sai cosa accade e iniziano ad annoiarti tutti questa caterva di capelli, di baffi, di barbe e di kimoni. E poi e poi. Infilare parole a caso, fraseggi, in modo isterico. Come quando sei troppo stanco per restare ancora ma domani è festa, non si lavora, e blateriamo ancora un pò allora. Dai che la spariamo grossa, facciamo a gara. Avete presente? Urla a caso. Vaneggi, deliri, liberatori, liberatori. I The Residents in versione sadomaso. Innocenti perversioni sessuali col Re Cremisi. Quale secolo, quale secolo. Traveggole. Altre arie, altre strade, altra musica. Che bisogna averne sentita tanta. E ti fermi un momento. Troppo serio, mammamia. John Coltrane appeso a un albero. Che ti viene da ridere, da ridere fino a crepare. Nessun rispetto, nessuna inibizione. Ricordo una pianola korg, una volta, avevamo sedici anni. E via di effetti. Via di harmonizer con quel trucco che ti cambia la voce. Rotta. Sax impazziti e tappeti ritmici cibernetici. Con quel trucco che ti SDOPPIA la voce. Schizofrenia. E' tutto finto, tutto finto. Tutto di plastica. Trapezi e cerchi infuocati e l'uomo che mangia il vetro, le donne cannone, coi serpenti ammaestrati che s'infilano ovunque. Ma così vero, lucente, colorato, stridente, oddio non respiro. Vomito, collasso, una sbornia colossale e domani mattina ci ucciderà il mal di testa, ma che c'importa. Gente che non sa quel che fa. Gente che non sa quel che fa. Dio li abbia in gloria, che ora non ci annoiamo più.


ON AIR: Shining - Fisheye


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1 commento:

DeBaseriano ha detto...

Disco straordinario e recensione da oscar. Non per tutti, non da tutti.