Da tronco cavo, da nido senza sonno, viene e non viene, chiede di me. Da pianto perso. che piange altrove, viene e non viene, lui chiede di me.
E a me dice il dottore, che scimmie così verdi nei sogni del paese lui non ne ha viste mai. Genio peloso! Demone del Tardi! Che mi assecondi e dopo un po’ mi perdi, portami adesso al castello corsaro, dove il pianista ha un regalo perché, suona la rumba di Donna Consuelo, lei scende le scale, consola me.
Le faccio posto sul mio tappeto, che è più leggero, da quando tu, ti sei nascosta in fondo a un segreto ed hai deciso che non voli più.
Ma a me dice il dottore che scimmie così verdi, nei sogni del paese lui non ne ha viste mai. Genio peloso! Demone del Tardi! Che mi somigli finchè non mi guardi, portami adesso l’odore del ferro, del rosmarino e del caucciù.
Tutto il tuo cielo a che cosa mi serve, se poi non riesco a tornare giù?
E ancora scalcio per il mio gusto, in fondo il posto mi sembra adatto, alla mia guerra, alla mia fame, sono venuto per disturbare.
ON AIR: Maler - Demone del tardi
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