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Cronache da Altroquando

mercoledì 8 luglio 2009

Your song

Che dire.
Quando soffia il vento della leggenda.
Quando lo senti il respiro della musica, che scava, e ti porta indietro nel tempo, e poi ancora ora, e di nuovo avanti, e ancora indietro. Ti strattona per la manica.
Che dire quando poi lo vedi il grande nanerottolo.
Due nani in quattro giorni, tra lui e Lucio. Alti come pochi. Grandi grandi.
Quando poi lo senti.
E attacca l'organo, l'Hammond, e i sinth, e le chitarre elettriche.
Con le luci di tutti i colori. Quando parte Funeral for a friend.
Chissà se l'ha fatto apposta, se era per quel suo amico che è morto da poco.
E poi quell'altro, di amico. Daniel, quello lì.
Che quasi piango. Le vedi le luci della coda? Lo vedi quell'aereo che va via? Ora che il cielo è sgombro, che pensavamo piovesse tutta la notte. E invece Daniel chissà dove va.
Di così importante.
E ritmi che batti i piedi e le mani.
E Goobye Yellow brick road, con la ragazza bionda che si infila gli occhiali coi led rossi a intermittenza. Quella mora che mette su le orecchie luminose da coniglio.
E bacchette fluorescenti. E Johnstone che tira fuori la Gibson a doppio manico.
Olsson con la sua batteria rosa. Che bel punto di rosa ha quella camicia lì.
E poi l'Arena si accende. Non bastano le luci. Ci vuole il cuore.
E lo stronzo dei gelati e delle bibite che ti si blocca davanti quando c'è Candle in the wind.
Poi Elton sale sul pianoforte. Ci salta sopra.
Ci dice che ci ama. Alla faccia di quegli altri inglesi, sempre quelli. Che Dio li stramaledica.
Scivola giù, Sir John.
Attacca Crocodile Rock e ci infiliamo i Rayban bianchi con le lenti rosse.
Per vederci meglio, chiaro.
E il ritornello lo cantiamo noi. Che lui non ce la fa più.
Come i Muppets, ma meglio.
E poi ci riascoltiamo nel disco.
Si, si. Si poteva comprare il disco. Così poi dopo dieci anni te lo ricordi meglio.
E poi bis bis. Ci augura una great summer su Your song.
Poi usciamo fuori. Tra una ventina di minuti è pronto il secondo cd. Lo stanno aggiustando e poi lo masterizzano. Con un macchinario che ne registra 150 al minuto.
Sono quei concerti grossi. Quelli che continuano a suonare nelle orecchie per giorni. Magari per sempre.
A great summer.
Qual'è la vostra canzone?


ON AIR: Elton John - Funeral for a friend


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4 commenti:

magenta ha detto...

Si e perchè quelli della platea che ballavano con le guardie che cercavano inutilmente di farli sedere...e quelle con il boa di piume e l'amica dalla parrucca... e i signori sotto al palco che si sono meritati il pletro alla terza canzone ed un inchino privato dal grande elton...dove li mettiamo??? quelli che sono passati sotto le transenne e stavano sotto al palco fregandosene della sicurezza... che bello!!! E la giacca con le code tempestata di lustrini sulla schiena,una voce non più da ragazzo ma comunque splendida... ebbene lo confesso mi sono commossa in quasi tutte le canzoni, veramente un gran concerto,un'emozione che pochi sanno regalare... E devo dire un grazie al signore dai tagliandini nascosti,quelli per i cd live, che non voleva più venderli e si è lasciato commuovere da una ruffiana come me e per non averci imbrogliati sul prezzo,perchè noi un dubbio l'avevamo!!! Ed un grazie di cuore al piccolo grande ELTON JOHN per la serata indimenticabile!!!

Unknown ha detto...

che figo!!!Mica ieri ci avevo pensato..Verona.. che scarsa!
Non vedo l'ora che mi raccontiate tutto dal vivo.

Il Fattore ha detto...

Mi hanno appena detto che appena siamo andati via noi è scoppiata una ressa incredibile per i cd! Ci è andata di culo...come per i posti alla fine...come volevasi dimostrare ho letto che hanno continuato a vendere parecchi biglietti nonostante fosse già di fatto tutto esaurito...quando hanno chiuso le vendite era tardi...

Il Fattore ha detto...

Si, è ufficiale...Funeral for a friend è stato un inaspettato regalo...era, come abbiamo pensato, dedicata a Michael jackson...contemporaneamente, infatti, partiva il live memorial di Los Angeles...