Queste mani di sabbia
stringono il feretro.
Danno vita a nuovi castelli
e buttan giù stelle.
Queste mani di sabbia
puntano il dito alla luna,
mediano tempeste
e mescolano la sera.
Ci corrono dietro,
tra i fumi del the e del caffè.
Respirano l’alcool e
ci nutrono, dileguandosi,
di speranze.
Queste mani di sabbia affondano
tra la carne viva di noi povera gente.
Versano il sangue di quegli innocenti,
tra la tivù e il megafono.
Queste mani di sabbia strisciano, ormai,
chiudono porte e non scivolano.
Queste mani di sabbia non possono stringere umanamente:
sanno rubare i nostri cuori e stritolare le nostre menti.
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