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Cronache da Altroquando

venerdì 19 giugno 2009

La scomparsa della privacy


Possiamo anche essere d'accordo. Un pò per rabbia. Un pò per ridere. Per quella manica di stronzi che devono metterle per forza le tue foto in internet. Che escono la sera e fanno foto a raffica solo per quello. Che devono mostrarti a tutti i costi ciò che fanno. Che non si capisce perchè se hanno 832 amici, la sera li becchi sempre con i soliti quattro stronzi.


"Buongiorno, sono un losco figuro con un impermeabile liso e gli occhiali da sole anche se sono le sette di sera, mi potrebbe per favore comunicare tutti i suoi dati personali, i suoi orientamenti commerciali e politici, e compilarmi una lista il più possibile precisa di tutte le sue amicizie, frequentazioni, e di tutti coloro che ha mai incontrato in vita sua? No? Beh, grazie lo stesso. Devo provare qualcosa di nuovo.

Buongiorno, sono un simpatico sito internet che usano tutti e che permette di restare in contatto con i tuoi amici, mi potrebbe per favore comunicare tutti i suoi dati personali, i suoi orientamenti commerciali e politici, e compilarmi una lista il più possibile precisa di tutte le sue amicizie, frequentazioni, e di tutti coloro che lei ha mai incontrato in vita sua? Sì? Beh…wow,grazie!

Facebook è il male. Se Internet fosse la rivoluzione francese, facebook sarebbe Robespierre. Io ci speravo davvero in internet, grande promessa per un futuro di democrazia digitale in cui la libertà è a portata di mano e la verità viene sempre a galla: wikipedia, i blog, la digitalizzazione del sapere dell’umanità, la democratizzazione vera e definitiva della cultura. Un cazzo! Facebook mi ha aperto gli occhi. All’inizio pensavo che fosse come tutti quegli altri “servizi” del “web 2.0″ che non servono a nulla se non a fare sentire meno soli gli sfigati, tipo myspace o Badoo e tutti quegli altri rimorchifici per chi è all’ultimo giro di boa dello squallore miserevole.

Ma facebook…oh facebook è molto peggio. Facebook è l’anticristo di internet da cui neppure l’avvento del figlio di Google potrà salvarci.

[...]

Se io fossi il Berlusconi, il Bush, il Putin, magari anche l’Obama (staremo a vedere) di turno in carica tra dieci anni e avessi l’intelligenza di usarlo, nelle mie mani potrebbe esserci LO strumento definitivo di controllo delle masse, e questo strumento c’è già e si chiama FACEBOOK. Una comunità di gente conformista che si controlla a vicenda, e che mi fornisce persino gratis dati -esaustivi e davvero difficilmente reperibili in altro modo- riguardo a chi conosce ed a quello che consuma. Agli agenti del KGB, della CIA, della STASI, della Gestapo dei tempi d’oro sarebbero venute le lacrime agli occhi se avessero potuto accedere alla META’ di queste informazioni. [...]"

CONTINUA SU: http://copiaeincolla.wordpress.com/2008/11/30/facebook-e-il-male/


ON AIR: Maler - Demone del tardi


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