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Cronache da Altroquando

martedì 2 giugno 2009

Virgin Prunes - If I Die, I Die - 1982


Vieni a noi Musica. Che t'invochiamo forte, che stiamo già urlando.
E il sabba inizia. Le streghe ballano. Vade retro piccoli gnomi. Vade retro fatine rosa e dispettose.
Questa è l'Irlanda dei demoni.
Che danzano forte. Che non vogliono star fermi. Che se c'è il Punk a Londra ci sono i Virgin Prunes a Dublino.
Che rifiutano, strillano, teatrano, vociferano. Vedi i fuochi, li vedi i fuochi, alti, altissimi, bruciano i dischi orrendi e vergognosi, le riviste scandalistiche.
Lo scandalo è l'arte. Chè l'arte e scandalosa.
E senti le chitarre impennarsi.
Senti la batteria che sfonda, martella, ti entra in testa, col basso che ti rivolta, ti rivolta come un calzino.
Gridano allo scandalo ancora. Dal Lypton Village di Dublino. Dal fratello di The Edge degli U2.
Lontani dai riflettori, Friday e gli altri nel bosco fitto.
Lo vedi il bagliore dei loro fuochi, le vedi le ombre danzare.
Lo vedi che hai paura.
Lo vedi che sei eccitato.
Lo vedi che il tempo non esiste, non esistono i generi.
Qui strepitano due secoli di musica. Bruciano bruciano!
Mentre noi danziamo ancora, corpi infranti, ci sacrifichiamo ad ogni Dio...poi bruciamo ancora, precipitiamo, ci schiantiamo, chè il giorno è vostro chè la notte è nostra.
Annoiatevi pure nei vostri vani paradisi che a noi piace l'inferno. Che a noi piace la carne in fiamme. L'odore che fa, l'odore che siamo. Che se devi crepare crepi. Che vuoi che c'importi.


ON AIR: Virgin Prunes - Baby turns blue


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